Una storia lunga come nasce da un fragile libretto di 56 pagine, con in sovraccoperta il logo Pirelli colorato con il pastello rosso, gli interni disegnati a mano libera con pennarello nero e tratto nitido, su carta monolucida, rilegato con lo scotch e custodito gelosamente per decenni fra le carte e i materiali dello studio di Pino Tovaglia.

La genesi e la commitenza di questo album illustrato dedicato ai bambini, che racconta di ponti e coccodrilli, clarinetti e bassotti, di animali e cose così lunghe da doversi disporre su due pagine, non sono noti ma è chiaro che si tratti di una ricerca formale, condotta con la serissima attitudine visiva al gioco di Pino Tovaglia, a partire dal pretesto della famosa P lunga del logo Pirelli.

Su nessun contratto, documento o lettera dell’archivio Tovaglia il libretto viene mai menzionato ma è un progetto risalente ai primi anni ’70, come ricorda la figlia Irene, che passava lunghe ore in studio con papà in quegli anni. La collaborazione di PT come art director per Pirelli ha inizio nel ’57 – e ci regala alcune fra le più belle e incisive campagne pubblicitarie del Cinturato Pirelli, della Gommapiuma ecc. Inoltre dal ’67 fino al 1970 Tovaglia è anche direttore artistico della rivista Pirelli: un vero e proprio laboratorio creativo per artisti, fotografi, designer e scrittori tra gli anni ’50 e ’70.

Infine, quando, perchè e come avrebbe dovuto essere, una volta stampato, “Una storia lunga come…” e che titolo dovesse avere, rimarrà purtroppo un mistero… così per il titolo abbiamo deciso di riprendere l’amabile ricatto che le figlie di Pino Tovaglia usavano con lui: mangio tutto solo se mi racconti una storia lunga come…